TEMPI MODERNI – La commedia rivista

DAL 23 LUGLIO AL 2 AGOSTO 2020 NELLE CORTI DI CAPANNORI
da un’idea di Roberto Castello

Dalla presentazione 2020:
Trentuno spettacoli animeranno sette corti del comune di Capannori nelle serate dal 23 luglio al 2 agosto. È la nuova rassegna teatrale estiva ‘Tempi Moderni – La commedia rivista’ ideata da Roberto Castello e prodotta da ALDES / SPAM! con il sostegno e il patrocinio del Comune di Capannori e in collaborazione con Officine della Cultura di Arezzo e la Caritas Diocesana di Lucca, che mira a innescare un circolo virtuoso di scambio artistico e popolare in un’ottica di comunità e solidarietà.

Nata dalla riflessione sul come continuare a far cultura e dall’esigenza di attivare azioni concrete per porre argine al vuoto venutosi a creare con la crisi della pandemia, Tempi moderni è la rassegna che vuole partire da un’indagine di territorio, pensata appositamente per il Comune di Capannori, costituito da molte case di corte.

Il progetto, che omaggia esplicitamente il celebre film del ’36 dove un giovane Charlie Chaplin si districava con una serie di acrobazie tra gli enormi ingranaggi di una fabbrica, si compone di 4 mini-spettacoli della durata di mezz’ora ciascuno, tutti pensati per andare in scena nel pieno rispetto delle norme di distanziamento anti-Covid.
Creazioni agili, veloci, leggere e brillanti, diverse fra loro nel contenuto ma tutte con la medesima struttura: un attore/attrice e un danzatore/danzatrice si esibiscono in alternanza, a ritmi serrati – ouverture, primo atto, intermezzo, secondo atto, finale – su una pedana di 2×2 metri, con esigenze tecniche quasi nulle, dando vita a un’opera snella, di comicità impegnata, che si ispira allo spettacolo popolare dei primi del ‘900 e si interroga sul tema della “ricchezza” e del “valore”: cosa oggi ha, o non ha più, senso?

Rivolta ad un pubblico di ogni tipo ed ogni età, la rassegna prevede di non adottare la solita formula del pagamento del biglietto per assistere allo spettacolo, operazione tra le altre cose complicata per la gestione dell’esperimento. In un’ottica di gratificazione del lavoro, di senso di comunità dove ognuno offre qualcosa, gli artisti in questo caso la loro arte, si vedrà un pubblico a cui verrà chiesto di onorare il lavoro degli artisti con ortaggi, pasta, dentifricio… cioè prodotti dell’orto, cibo e/o beni di prima necessità. Una pratica di responsabilizzazione sociale e collettiva. Verrà accettato tutto, tranne il denaro e la raccolta verrà ritirata sul posto e immessa nel circuito della Caritas per poi essere distribuita a persone e famiglie in difficoltà.

La progettualità solidale del lavoro non si esaurisce però nella risposta del pubblico agli artisti, l’intera struttura del progetto è infatti pensata per una agilità e una sostenibilità economica che aspirano a conseguenze benefiche in primo luogo per gli artisti e i tecnici stessi. L’intento di ALDES e Officine della Cultura è infatti quello di riservare una particolare attenzione anche alla distribuzione delle risorse di lavoro, offrire più opportunità possibili, in considerazione della difficile situazione del settore, suddividendo le risorse disponibili fra il maggior numero possibile di soggetti.La scelta di una struttura di spettacolo elementare, svelta e agile, permette infatti di coinvolgere un numero elevato di professionisti nella costruzione e realizzazione delle rappresentazioni. Tutti i professionisti che danno vita al progetto percepiscono una eguale cifra di compenso, con l’obiettivo di riservare una speciale attenzione alla distribuzione delle risorse di lavoro. Una valutazione di carattere occupazionale che aspira a favorire una struttura di guadagno paritaria, che renda possibile tentare di occuparsi di teatro anche in questi, senza dubbio complicati, tempi moderni.

La collaborazione tra ALDES e Officine della Cultura fa sì che il progetto Tempi Moderni, si arricchisca in termini di contenuti con ‘Colmi, Lazzi, Scherzi, Inezie’, un omaggio di Officine della Cultura a Ettore Petrolini. Uno “spettacolo viaggiante” che si integra perfettamente con le poetiche del progetto e che in alcune serate si abbinerà ai quattro mini spettacoli portando in giro la comicità sprezzante e moderna (pur se concepita nei primi del ‘900) di Petrolini. Un camioncino scenografato che si fa palcoscenico e trasporta 5 teatranti musicisti: Stefano Ferri e i Solisti della Orchestra Multietnica di Arezzo: Luca Roccia Baldini (contrabbasso), Massimo Ferri (chitarra), Gianni Micheli (clarinetto), Mariel Tahiraj (violino).

Tempi Moderni 2020

“Tempi Moderni – La commedia rivista” è un primo passo fuori dal tempo complesso di un’emergenza sanitaria che, a tutt’oggi, piega le ginocchia di vaste zone del nostro mondo con più di otto milioni di contagi – spiega Roberto Castello – . Un evento di tale portata e gravità non potrà che ridisegnare le strade delle arti, andando a incidere profondamente su quanto, prima di questa esperienza, avevamo dato per assodato, scontato, acquisito. Proprio nei momenti di crisi, però, la chiamata alla riflessione sui meccanismi di produzione e diffusione della cultura si fa più che mai urgente. In un tempo in cui la necessità clinica del distanziamento impone nuovi modi e spazi alla socialità, Tempi moderni vuole rispondere a questa chiamata dimostrando che il teatro, arte dell’assembramento e dello stare insieme per eccellenza, può essere ancora la chiave dell’incontro e dello scambio umano, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid”.

A costruire l’architettura e portare in scena questo teatro che si sposta sono: 4 drammaturghi – Samuele Boncompagni, Andrea Cosentino, Riccardo Goretti e Marcela Serli – che scrivono per 4 attori – Marco Brinzi, Silvia Frasson, Mariano Nieddu e Caterina Simonelli – e 4 danzatori – Erica Bravini, Riccardo De Simone, Giselda Ranieri e Ilenia Romano – che si esibiscono sulle creazioni di 4 musicisti – Enrico Fink Quartet, Gaudats Junk band, Stefano Giannotti e Filippo Paolini aka Økapi – con coreografie di Roberto Castello. I costumi sono di Desirée Costanzo.

“I testi saranno brillanti, divertenti, leggeri e/o comici – prosegue Roberto Castello – un teatro popolare contemporaneo portato in scena da professionisti che non hanno timore di girare di corte in corte, esibendosi anche davanti a chi a teatro non va mai. È evidente come non sia possibile in queste situazioni prevedere il pagamento di un biglietto. Di qui l’idea di chiedere al pubblico di contraccambiare lo spettacolo con prodotti dell’orto, cibo e altri beni di prima necessità, affinché siano distribuiti a chi si trova in difficoltà economiche trasformando quindi in qualche modo, con una sorta di magia, i fondi per lo spettacolo dal vivo in fondi per la solidarietà sociale”.

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‘Tempi Moderni – La commedia rivista’ è una rassegna curata e realizzata da ALDES / SPAM! in collaborazione con Officine della Cultura di Arezzo, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Capannori, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la collaborazione della Caritas Diocesana di Lucca.

TEMPI MODERNI 2020 programma