UN MINIMO DISTACCO
2016
progetto, interpretazione CATERINA BASSO
trattamento sonoro ROBERTO PASSUTI
disegno luci ANTONIO RINALDI
produzione ALDES
con il sostegno di MIC – MINISTERO per i Beni e le Attività Culturali / Direz. Generale Spettacolo, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo
si ringraziano per le residenze Peer coaching Company Blu, Firenze Open Art Project, Crexida/Fienile Fluò con il sostegno di H(abita)t, ERT/Villa Pini, Spazio Danza e Leggere Strutture Bologna
grazie a Silvia Berti, Erika De Crescenzo, Carlotta Scioldo
durata 20 min. ca.
Capita di essere in due posti nello stesso momento, di essere allo stesso tempo presenti e assenti, dentro e fuori. In bilico tra un altrove interiore, fugace e fragile, e il peso vitale della terra. Un po’ di distacco ci permette di guardare i nostri movimenti da fuori, di togliere peso, di attenuare il presente che per sua natura si trasforma continuamente in passato.
Allo stesso tempo, il distacco separa, crea distanza, dolore. Se il dolore della perdita di parti di noi non passasse, non si trasformasse in liberazione sarebbe insopportabile, dissolverebbe il nostro corpo in quiete totale. Il presente a cui cerchiamo di aderire è fugace quanto l’altrove in cui custodiamo i nostri più lontani pensieri?