IL SESSO DEGLI ANGELI

anteprima 2024 – debutto 2025

IL SESSO DEGLI ANGELI di R. Castello. In foto Ilenia Romano e Erica Bravini. Foto di Mario Morroni

IL SESSO DEGLI ANGELI di R. Castello. In foto Ilenia Romano e Erica Bravini. Foto di Mario Morroni

anteprima: SPAM! Porcari (LU) / dicembre 2024 (data in definizione)
prima nazionale:
Roma / gennaio 2025 (in via di definizione)
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coreografia, regia, musica Roberto Castello
danza Erica Bravini, Ilenia Romano
responsabile tecnico Leonardo Badalassi
produzione ALDES
con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, Regione Toscana / Sistema Regionale dello Spettacolo

L’intento iniziale de “Il sesso degli angeli”, non ha senso nasconderlo, era di polemizzare con un mondo teatrale che nei momenti critici si rivela immancabilmente più incline al silenzio e al riposizionamento tattico che all’assunzione di posizioni coraggiose. Poi lo slancio polemico a poco a poco si è sgonfiato ed ha cominciato ad emergere qualcosa che è forse riconducibile agli anni della mia formazione. Tempi in cui, tra reminiscenze avanguardiste e influenze delle filosofie orientali, in molti erano alla ricerca della potenza espressiva dei corpi e della loro assoluta, nuda presenza nel momento della rappresentazione. Una ricerca di una centralità dell’umano (assoluto), tra mistica, filosofia e psicanalisi che rispondeva a domande di un’altra epoca ma che forse torna oggi ad assumere un senso in questo tempo di smarrimento in cui si sopravvive confidando in futuribili tecnologie salvifiche, nelle invisibili mani del mercato, nelle intelligenze artificiali e nelle migrazioni su Marte, ma in cui non capita praticamente mai di trovarsi fisicamente con altri nello stesso luogo e confrontarsi sul senso di ciò che ognuno fa ogni giorno.

Ma, anche se sono sicuramente queste le riflessioni alla base dello spettacolo, “Il sesso degli angeli” in realtà, coerentemente con il titolo, non ha alcun argomento. Si limita a collocare in una scena scabra due interpreti che, con assoluta concentrazione, eseguono una partitura asimmetrica, capricciosa, a tratti bislacca, che alla fine, forse, lascerà anche trasparire, in filigrana, qualcosa di riconducibile alla dimensione angelica.

(Roberto Castello)