BLIND DATE

body and instrumental instant composition duet – 2017

BLIND DATE, di/con Giselda Ranieri, foto di Chiara Ferrin

concept and choreography GISELDA RANIERI
with guest musician (live instrumental instant composition)
production ALDES
with the support of MIBAC – MINISTERO per i Beni e le Attività Culturali / Direz. Generale per lo spettacolo dal vivo, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo
thanks to ARTU e Festival Corpi Urbani – Genova; Associazione UBIdanza; Festival Expolis – Milano

«Launched in 2014, the BLIND DATE project has spotlighted my research into site-specific Instant Composition, focusing on the relationship between Body and Sound, in non-theatre contexts.
For each event, I invited a musician to perform with me who has professional experience in Instant Composition, often individuals with whom I had worked in the past. But other times it was a musician with whom I had never worked and were recommended to me by colleagues.

BLIND DATE has been hosted in various venues such as: Triennale Bovisa Contemporary Art Museum of Milan (with Elia Moretti/vibraphon); Villa Croce Contemporary Art Museum of Genova (with Elia Moretti/percussions); Pecci Museum of Prato (with Emanuele Parrini/violin); Modena Central Station (with Igino Casalgrande/drums).

BLIND DATE 2.0
In this updated version of the project, I have decided to comprehensively expand the richness of the concept by performing with a musician with whom I not only have never worked, but will have never met beforehand… a sincere “blind date” scenario.»

(G.R.)

REVIEW

Matteo Brighenti - PAC - 29/05/2017

“(…) Quando il suono si fa corpo la danza diventa concerto. Partitura coreutica e compositiva dialogano continuamente, sono confini coincidenti, parole concordi del medesimo discorso scenico. Giselda Ranieri a Trasparenze 5 di Modena, Roberta Racis e la compagnia Rosas …, non hanno ballato con la musica, hanno ballato la musica: hanno accolto, tradotto, trasformato le note in movimenti, quasi che la melodia fosse una successione di braccia, gambe e pure smorfie, invece che di Do, Re, Mi.
Tecnica corporea, significato musicale, stile del brano, vanno di pari passo, questi danzatori si ‘suonano’ nell’incontro tra il ritmo e lo spazio. (…) Blind Date è un passo a due con la batteria live di Igino Luigi Caselgrandi davanti alla Stazione Ferroviaria modenese, un intervento site specific che ha contribuito a portare il Festival di Stefano Tè e del Teatro dei Venti fuori dal seminato della categoria, della definizione, del prevedibile, stando dalla parte, in senso letterale, del pubblico e della città (…)”