TEMPI MODERNI MOZAMBICO

progetto in corso di realizzazione – 2023/2024

KARINGANA WA KARINGANA di R. Castello. In foto Ernesto Aleixo, foto di Anacleto Nicoletti

KARINGANA WA KARINGANA di R. Castello. In foto Ernesto Aleixo, foto di Anacleto Nicoletti

Tempi Moderni Mozambico
è un progetto vincitore del bando Boarding Pass Plus 2023 del MIC la cui realizzazione è affidata ad un’ATS (Associazione Temporanea di Scopo) composta da ALDES (capofila) e Fondazione Luzzati Teatro della Tosse in partnership con Khani Khedi soluciones artisticas con sede a Maputo (MZ).

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Il progetto prevede una creazione coreografica ad hoc a cura di Roberto Castello, KARINGANA WA KARINGANA, ed una a cura della coreografa Edna Jaime in duo con il danzatore Riccardo De Simone, THE SPACE IN BETWEEN, ambedue le coreografie saranno presentate sia in Mozambico e sia in Italia nell’estate 2024.

Le ANTEPRIME ITALIANE nell’ambito di TEMPI MODERNI – spettacoli nelle corti di Capannori (LU):

16/07/2024 – Lappato, All’Erta
17/07/2024 – Badia di Cantignano, Cortaccia
18/07/2024 – Lammari, Corte Cristo
23/07/2024 – Santa Margherita, Cortile della Chiesa
24/07/2024 – Matraia, Aia Saponati
25/07/2024 – San Giusto di Compito, Giardino di Comunità

Tempi Moderni Mozambico nasce per condividere con il Mozambico – che ospita molti giovani artisti interessanti ma esprime una domanda molto limitata di spettacolo contemporaneo – un format produttivo e distributivo nato a Capannori (LU) nel 2020 durante il Covid per portare nelle corti del territorio spettacolo contemporaneo di qualità. Un processo incentrato su festa, ospitalità, arte e solidarietà, che mira a creare maggiori opportunità lavorative per gli artisti offrendo al tempo stesso alle piccole comunità rurali occasioni di socialità intorno alla cultura che contribuiscano a consolidare i loro legami interni.
Agli artisti il compito di realizzare lavori in grado di interessare e intrattenere pubblici composti tanto da bambini piccoli, quanto da adolescenti, quanto da adulti istruiti o analfabeti; ai padroni di casa il compito di accogliere gli spettatori come loro ospiti, offrendo qualcosa da bere e/o mangiare; agli spettatori il compito di ricambiare lo sforzo di istituzioni, organizzatori, artisti e padroni di casa portando beni di prima necessità non deperibili (come riso, farina, olio, prodotti per l’igiene, etc) che sul posto vengono raccolti da organizzazioni benefiche di comprovata fiducia che provvederanno a redistribuirli alle famiglie in difficoltà. Un meccanismo basato sulla gratuità la cui piena riuscita è subordinata all’attiva partecipazione di tutte le parti coinvolte. Un sistema che si regge sul massimo contenimento possibile dei costi di produzione e rappresentazione – che non possono che essere sostenuti da istituzioni pubbliche e/o da sponsor privati – e mira a indurre i giovani artisti contemporanei, normalmente abituati a rivolgersi alle élite culturali delle aree urbane, a creare lavori adatti a persone che non sono mai entrate in un teatro, e probabilmente non avranno mai modo di farlo, portando i benefici dell’arte e dello spettacolo contemporaneo in aree normalmente escluse.