DOMENICA 21/05 h18.00
c/o SPAM! – via Don Minzoni 34, Porcari (LU)
Compagnia Berardi/Casolari, foto di Diego Cantore
LidOdissea – prova aperta
di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico D’Agostino, Silvia Zaru
disegno luci Mattia Bagnoli
supervisione César Brie
LidOdissea è una drammaturgia originale, che prosegue e approfondisce la riflessione sulla società contemporanea già attuata in opere precedenti, come Amleto take away, I figli della frettolosa e In fondo agli occhi (con la regia di César Brie). Il lavoro risponde al desiderio di indagare il senso di inquietudine che, come uno spettro, aleggia sull’uomo contemporaneo immerso nella società che lo circonda, e sull’inadeguatezza che il confronto con essa produce in lui.
Oggi viviamo in continuo bilico tra il farcela e il non farcela e anche quei problemi, che un tempo erano considerati appannaggio delle giovani generazioni, si sono estesi a macchia d’olio, coinvolgendo fasce d’età che arrivano fino ai 50/60 anni: una macrogenerazione, accomunata da senso di impotenza, inadeguatezza, impossibilità a superare o a raggiungere gli obiettivi imposti dalla società della performance nella quale tutti siamo immersi.
La storia di LidOdissea parte dallo studio e dall’analisi dell’Odissea omerica – dei personaggi, delle dinamiche e delle tematiche presenti – per riscrivere una nuova storia. Un’Odissea 2.0.
Ulisse, Penelope e Telemaco: una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare, che tra flashback e flashforward rivive e racconta le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea.
Un viaggio che i tre personaggi, accompagnati dalla figura di un aedo non vedente – rievocazione contemporanea della figura omerica – intraprendono fuori e dentro di sé, alle prese con uno spazio e un tempo nei quali non riescono a ritrovarsi.
Il tempo dell’oggi è infatti ristretto e compresso, mentre lo spazio è dilatato in forma estrema: la società in cui siamo immersi ci vorrebbe ovunque contemporaneamente, sempre più veloci, ma con sempre meno tempo a disposizione.
In questo mondo dove ogni azione è performante, dove le parole d’ordine sono efficacia ed efficienza, dove l’errore umano è sempre una colpa e i numeri contano più delle parole; dove ogni pensiero, passo, sogno deve essere mirato al raggiungimento di un obiettivo e l’altra faccia della medaglia è sempre e solo il fallimento, i quattro protagonisti rievocano incontri con stravaganti personaggi, episodi esilaranti e tragici, situazioni paradossali e grottesche. Quattro personaggi alle prese con tutta la loro inadeguatezza nei confronti del mondo contemporaneo. Quattro personaggi in viaggio, che riflettono sul concetto di identità, sul modo di stare al mondo, sull’evoluzione delle relazioni fra esseri umani.
In linea con la ricerca poetica di Berardi Casolari, anche in LidOdissea il tema della cecità è presente, ma non come punto di partenza autobiografico, quanto come metafora di una dimensione sensoriale che attanaglia l’intera società contemporanea: la cecità come limite mentale al quale l’uomo contemporaneo è assuefatto e sul quale i protagonisti tenteranno di riflettere e portare l’attenzione, scardinando attraverso un lungo viaggio tutte le certezze dello spettatore.
LidOdissea prosegue il percorso relazionale iniziato con il precedente I figli della Frettolosa, con l’obiettivo di continuare a lavorare con le diverse figure artistiche incontrate durante quel progetto e dar vita a un gruppo artistico sempre più affiatato, vera e propria compagnia che risponda all’esigenza naturale del teatro stesso: rifuggire rischiosi individualismi a favore di un teatro vivo e di comunità, che fa dell’inclusione e della coesione sociale la propria peculiarità.
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credits produttivi:
Produzione IGS APS, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Fondazione Palazzo Litta per le Arti Onlus, Accademia Perduta – Romagna Teatri SCRL, Comune di Bassano del Grappa.
Con il sostegno del Teatro dei Venti e del Centro di Residenza della Toscana (Armunia -CapoTrave/Kilowatt), Comune di Sansepolcro
con il sostegno del MiC – Direzione Generale Spettacolo
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BIO e PREMI
Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari si incontrano per la prima volta nel 2001 e dal 2003 collaborano alla realizzazione di numerosi spettacoli, vincitori di premi nazionali e internazionali. Dall’incontro nel 2010 con Cèsar Brie nasce In fondo agli occhi (2013), la cui regia è firmata dallo stesso regista argentino. Nomination come miglior regia, Teatri del mondo. (Buenos Aires 2018).
Con Amleto take away, spettacolo prodotto dal Teatro dell’Elfo, Gianfranco Berardi vince il premio Ubu come miglior attore 2018. A ottobre 2019 Berardi Casolari debuttano con I figli della frettolosa, uno spettacolo – progetto speciale – realizzato a partire da laboratori su piazza con utenti non vedenti e ipovedenti.
All’attività teatrale i due artisti affiancano da anni anche saltuarie incursioni televisive e radiofoniche: ultima in ordine di tempo la partecipazione alla trasmissione televisiva Ricomincio da Rai Tre (settembre 2021).
Della Compagnia è uscito nel 2010 Viaggio per amore – dal Deficiente a Land Lover (Ubu Libri) e nel 2013 In fondo agli occhi (Editoria&Spettacolo). È del 2019 l’ultimo libro uscito per CUE Press Vedere o non vedere. Dello stesso anno, infine, la traduzione spagnola di Amleto take away.
Tra le produzioni della compagnia:
Briganti (2003) vince nella sezione nuova drammaturgia al Festival internazionale di Lugano
Land Lover (2009), Premio ETI – “Nuove Creatività” nel 2009
Io provo a volare – omaggio a Domenico Modugno (2010), premio Antonio Landieri come miglior spettacolo del 2010, Premio Speciale della Giuria e Primo Premio del Pubblico al JoakimInterFest di Kragujevac (Serbia), nomina per il miglior spettacolo straniero al festival “Teatri del Mondo” (Buenos Aires 2018)
In fondo agli occhi (2013), nomina per la miglior regia al festival Teatri del Mondo (Buenos Aires 2018)
La prima , la migliore (2017), premio Last seen di KLP Teatro come miglior spettacolo dell’anno
Amleto Take Away (2018), premio Ubu 2018 come miglior attore e performer dell’anno a Gianfranco Berardi
I figli della Frettolosa (2019), spettacolo-progetto speciale realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e con l’Istituto dei Ciechi di Milano
➤ ➤ ➤ IMPORTANTE:
per partecipare è necessario tesserarsi a SPAM!, chiediamo inoltre gentilmente di prenotarsi online entro le h17.00 di domenica 21/05:
➤ Il tesseramento 2023 potrà essere effettuato compilando il formulario al link: https://forms.office.com/r/bXpzg52gB9
La quota associativa di 2 euro dovrà esser versata in loco.
➤ per prenotarsi alla prova aperta: https://forms.office.com/r/471092bGiH
(entro le h17.00 di mercoledì 21/05). La prenotazione è individuale ed è riservata a chi avrà già effettuato richiesta di tesseramento.
Ingresso: 5 euro
(+2 euro per eventuale tesseramento annuale a SPAM!)
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per altre informazioni
tel. 3483213504 – 3483213503
oppure scrivere a info@spamweb.it
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