LILA
A Symphony about Life and Death – 2019
un progetto di Stefano Questorio
in collaborazione con Spartaco Cortesi
ideazione/coreografia Stefano Questorio
suono e composizioni musicali Spartaco Cortesi
con Jari Boldrini, Gloria Dorliguzzo, Giulio Petrucci, Barbara Stimoli, Flora Vannini
una produzione ALDES / Associazione Culturale Dello Scompiglio
con il contributo di MiBACT – Ministero per i Beni Culturali e del Turismo – Direz. Generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana – Sistema Regionale dello Spettacolo
progetto vincitore del bando “Della morte e del morire” / Ass.ne Dello Scompiglio
LILA è un organismo ibrido, una visione in bilico tra la performance, la danza e l’installazione di corpi e suono. E’ un dispositivo con delle regole interne ben precise ma che di volta in volta può ridisegnare paesaggi diversi e che ogni volta vive di vita propria.
LILA affronta il tema della morte nutrendosi nella sua essenza profonda di una visione filosofica ben precisa, che proviene da Oriente. Secondo alcune scuole filosofiche indiane, nascita e morte non sono che “manifestazioni” che appaiono e scompaiono dalla tela di fondo da cui tutto emerge e in cui tutto si riassorbe. Nello shivaismo tantrico questa tela di fondo coincide con la divinità stessa, Shiva: la creazione e la distruzione non sono che il “gioco” (Lila, in sanscrito) del Dio che danzando crea e distrugge il mondo manifesto, e lo fa appunto per “gioco”.
LILA, lungi dal riferirsi all’iconografia orientale e al suo esotismo, usa questa visione filosofica come scheletro, come ossatura che muove una sinfonia corale di corpi e suono per creare una esperienza immersiva, la creazione di un tempo sospeso in cui abbandonarsi alla contemplazione di un ambiente rarefatto e metafisico, in cui la presenza disarmata e disarmante dei performer restituisce la nascita e la morte al loro mistero insondabile, ovvero alla danza silenziosa del Dio che crea e distrugge il mondo per gioco.